Da un tabù all'altro 

Io penso che si passi da un tabù all’altro, in sostanza da un oggetto o da una situazione della quale non si parla, della quale non si deve parlare, ad un altra. E cioè quando un tabù viene superato e, forse, eliminato, per essere sostituito con un altro al quale in un certo qual modo si contrappone. La mia ipotesi riguarda la sessualità e la morte. Io penso che nel tempo quello della sessualità sia stato sostituito da quello della morte. Da una “proibizione”, o interdizione” ad un’altra; un divieto sociale e culturale, anch’esso “inviolabile”. Il termine deriva dal polinesiano "tapu", che significa "sacro" o “proibito” e fu introdotto nella lingua europea da esploratori nel XVIII secolo. Nel quotidiano corrente significa che non se ne può parlare liberamente. Per Freud i tabù sono divieti verso cui l’inconscio nutre un forte desiderio. I tabù sono anche strumenti di controllo sociale del potere utilizzati sia come mezzi di repressione che per consolidare gerarchie. Contrastare un tabù può essere considerato un atto di resistenza e di liberazione.
I tabù sono in relazione con eventi traumatici, e la sessualità si considerava lo fosse, e per certi versi lo era, e forse ancora lo è davvero, quando la morte era considerata un evento che, sebbene traumatico, fosse qualcosa con la quale ci si doveva confrontare e della quale fosse necessario prendere coscienza. 
In pratica: i bambini erano portati dalla cicogna e la morte era un evento “naturale”, ora i bambini sono generati da un rapporto sessuale (ma anche no), e le persone “volano in cielo”.
Voglio farne la tesi per il master ed un libro fatto di immagini e da una ricerca “sociologica”, basata su dati ricavati da un questionario distribuito su invito, in vari modi, con il link alla pagina dedicata alla compilazione. È l’ipotesi del trasferimento di tabù, dalla sessualità alla morte, che dagli anni novanta del Novecento penso sia avvenuto e che voglio indagare.
Un libro di 30 fotografie con i risultati di una ricerca sociologica, questa attraverso un sondaggio elaborato sui risultati del questionario. Alla base l’elaborazione dell’indagine e un’esperienza umana alla quale ho assistito: l’ultimo periodo e la morte di una Signora, dolcissima, di 85 anni, che ho fotografato.